Le dipendenze tecnologiche si caratterizzano per un rapporto patologico dell’individuo con i nuovi mezzi tecnologici, il cui continuo diffondersi ed evolversi stanno definendo l’emergere di nuovi sindromi comportamentali e vissuti emotivi.

Già da alcuni anni si parla del rapporto tra l’uomo e la tecnologia che oggi diventa sempre più complesso ed articolato. La grande rete che connette ed avvicina riesce anche talvolta a modificare lo stile di vita, il modo di pensare ed influenza le scelte dei singoli e della collettività. Di fronte, infatti, alle consistenti risorse e potenzialità che il mezzo tecnologico comporta, è necessario considerare che il rapporto con il dispositivo tecnologico potrebbe sfociare, in alcune occasioni ed in determinate personalità,  in condotte disfunzionali, additive e compulsive.

In alcuni casi, troviamo un coinvolgimento totale della vita, specialmente tra i più giovani: i ragazzi che tramite lo smartphone non telefonano, ma aggiornano continuamente i vari profili Social, visonano video e postano foto, e sono totalmente immersi nella realtà virtuale, quasi come se il loro vero “essere” coincidesse in pratica, con l’essere on line. In alcune occasioni l’individuo sperimenta inoltre una vera e propria “sindrome da disconnessione” che porta la persona a esperire forti stati di disagio conseguenti all’impossibilità di connettersi alla rete o di utilizzare il proprio device tecnologico.

Gli studi, anche italiani, riconoscono una serie di comportamenti osservabili che rivelano la caduta nella dipendenza tecnologica o comunque la presenza di una problematica seria:

  • Quantità significativa di ore trascorsa in rete
  • Connessioni notturne prolungate e problemi con il sonno
  • Attività fisica ridotta
  • Evitamento contatto visivo con i familiari
  • Attività sessuale compromessa
  • Scarsa partecipazione ad eventi sociali
  • Limitato uso della televisione
  • Irritabilità o rabbia
  • Rinuncia o disinteresse per attività non collegate alla rete

Questi segni esprimono difficoltà e problematiche, ma ogni sintomo va indagato nel contesto della persona e nello specifico momento evolutivo del suo percorso di vita, avvalendosi dell’aiuto di un esperto.

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