La dipendenza da relazioni virtuali fa riferimento al fenomeno della comunicazione on line, e si caratterizza per il bisogno sempre più pressante dell’individuo di stringere amicizie virtuali e interesse relazioni attraverso il web, utilizzando ad esempio le mail o le chat, sino a compromettere o a superare il bisogno di coltivare e mantenere rapporti concreti e reali.
Queste relazioni che nascono nel web restano tali, nella maggior parte dei casi, perché l’individuo intende mantenere l’immagine idealizzata del rapporto, che risponde a quelli che sono i propri bisogni o desideri affettivi. È il bisogno di relazioni che spinge a questi comportamenti e a questa forma di comunicazione dove l’utilizzo della fantasia è, infatti, quasi obbligatorio. In questi contesti relazionali, inoltre, la persona è sollecitata dalla possibilità di dare di sé un’immagine diversa da quella reale, finalizzata a suscitare l’interesse da parte dell’altro oppure può scoprire, nel corso delle interazioni, aspetti di sé che non conosceva. Nelle chat inoltre le persone utilizzano dei nickname, che consentono loro di rivelare e rendere noto all’altro qualcosa di sé, spesso, infatti, nella scelta del nome traspaiono interessi, caratteristiche e appartenenza a specifici gruppi, ma allo stesso tempo garantiscono il mantenimento di un certo grado di anonimato, dando al soggetto la possibilità di mascherarsi ed esprimere alcuni aspetti di sé che altrimenti lascerebbe inibiti e taciuti, non sperimentando i vissuti di ansia sociale, o di timore del giudizio altrui che invece potrebbe vivere nel mondo reale.
La scoperta di questa possibilità di creare relazioni dà vita ad una situazione alla quale, con il tempo, la persona non riesce più a rinunciare trascorrendo sempre più tempo al computer, ricercando continuamente la possibilità di connettersi, controllando frequentemente la presenza di messaggi di una certa persona.
Gli aspetti clinici connessi alla dipendenza da relazioni virtuali o all’uso patologico delle chat riguardano sia la modalità di relazionarsi in rete e la conseguente incapacità di allontanarsi dal mezzo che il tempo sempre maggiore che si trascorre online. Affinché si possa parlare di dipendenza la persona deve aver tentato ripetutamente e senza successo di controllare, ridurre o interrompere questa pratica ed è necessario considerare la possibilità che la rete rappresenti una contaminazione di un’altra patologia, cioè un modo per risolvere problemi relazionali.
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