La salute mentale va preservata, a qualunque età. Bisogna avere il coraggio di prendersene cura, fin da subito. Coraggio, sì, perché a volte si tende a minimizzare e si spera che il tempo faccia il suo corso. Non è così. Lo vediamo, già da tempo, I ragazzi tendono a parlare e a condividere sempre meno con i genitori. A 15 anni si sentono già adulti e come tali vorrebbero essere considerati e trattati in famiglia. Sono però adolescenti, e lo sappiamo tutti. Così come sappiamo che sono impulsivi, che non conoscono bene i pericoli e nemmeno come gestirli. In poche parole, hanno bisogno di noi adulti. Il ruolo del genitore è quello di lasciare il proprio figlio libero di sperimentare ma senza mai abbassare la guardia.
Il ragazzino che ha dichiarato di aver sentito un demone dentro di lui e che l’ha spinto ad uccidere, ne avrà parlato in precedenza in famiglia, con un amico o a scuola?
Sarebbe importante fornire maggiori informazioni a tutti su cosa voglia dire davvero benessere psicologico. Si continua ancora a dare troppo poco valore alla salute mentale. Bisogna fare prevenzione partendo dalle scuole, per poter informare i genitori e poter intervenire ai primi segnali. Sarebbe sufficiente una valutazione testistica specifica una volta all’anno, sarebbe un piccolo primo passo verso il benessere psicologico. Muoverlo, con consapevolezza, è nostro dovere.
Giuseppe Lavenia
Lei sfidava i bulli, lui è un fantasma. Il mondo (virtuale) di Chiara e Marco – Quotidiano Nazionale
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Fonte: www.quotidiano.net