Oggi, giovedì 19 aprile, su TGcom24 si è parlato di alunni che aggrediscono i professori e dell’aumento dei casi di violenza all’interno degli istituti scolastici.Tra le vicende, l’ultima che le cronache ci ha riportato, vi è quella avvenuta a Lucca, dove un professore di più di 60 anni è stato umiliato da un ragazzo e ripreso dai suoi compagni per poi postare il video sui social. Ma i casi che raccontano di ragazzi che bullizzano i professori ormai non si contano più. Che sta succedendo nelle scuole italiane?«Il bullo non esisterebbe se non ci fossero gli spettatori. Questi episodi ci sono sempre stati, sono in continuo aumento perché la tecnologia ha amplificato questo tipo di modalità. Con azioni che diventano facilmente virali. Un circuito vizioso della tecnologia», dichiara Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta, presidente dell’Associazione Di. Te.
I tre responsabili hanno chiesto scusa, ma non se la caveranno con questo gesto e con buona probabilità potrebbero rischiare la bocciatura. Domani è previsto un consiglio scolastico straordinario. Le azioni di bullismo verso il professore, riporta La Nazione, andavano avanti da tempo. Il professore è stato definito di non fortissima personalità e con problemi di carattere fisico. Se c’era questa disinvoltura nel rivolgersi a lui, vuol dire che c’era il problema già da tempo. La scena che abbiamo visto sul video virale era come un set cinematografico. Ma è normale che nelle nostre scuole ci siano dei professori così fragili?Anche il ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli, è intervenuta in trasmissione, «Serve una linea rigorosa di attuazione delle sanzioni. Il ragazzo va sospeso e sanzionato fino a non essere ammesso agli scrutini finali. Le regole ci sono e vanno applicate. Non si possono accettare comportamenti come questi. Sono due i temi che ci stanno particolarmente a cuore: prevenzioneed educazione al rispetto. Ho operato affinché si rilanciasse il patto di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia.Quando si delegittima la funziona dei docenti si sta anche delegittimando la funzione dei genitori. Quei ragazzi vanno seguiti e rieducati, ma le sanzioni vanno prese in considerazione».
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