Il Natale è alle porte e con esso anche tutti i preparativi che ne conseguono. Addobbi natalizi e alberi di Natale colmi di decorazioni che, già da qualche giorno, non possiamo fare a meno di ritrovare sui social. Ormai, sembra esser questa la vera tradizione da rispettare. Non più ritrovarsi l’8 dicembre tutti insieme per preparare l’albero di Natale e sistemare le pecorelle del Presepe, bensì cercare di creare il più velocemente possibile il proprio angolo natalizio per poter essere tra i primi a pubblicarlo sul proprio profilo social. In alcuni casi, diventa una vera e propria competizione; il Natale non è più dei bambini ma degli adulti social, come se si sentisse il bisogno di mostrare immediatamente agli altri che anche noi, come ogni anno, stiamo attendendo l’arrivo delle feste. E’ impressionante immaginare che molto spesso, attraverso queste pubblicazioni, ognuno di noi può entrare tranquillamente nell’intimità di un altro pur senza esser mai stato invitato a condividere personalmente alcuni momenti. Ci rendiamo conto che attraverso le pubblicazioni online noi possiamo conoscere tutti i dettagli relativi all’abitazione di un nostro utente, possiamo sapere persino il colore delle lucine applicate intorno al suo albero, possiamo sapere con chi dei suoi parenti ha festeggiato la sera della vigilia…Tutto questo senza nemmeno essersi mai visti o sentiti. Ma perché sentiamo la necessità di rendere tutto pubblico? Con l’arrivo del Natale come dovremmo comportarci?
«La società di oggi, ormai sempre più iperconnessa, rende veramente molto difficile riuscire a far comprendere il concetto di privacy», spiega il nostro Presidente Giuseppe Lavenia. «I nostri sentimenti e le nostre gioie non riescono più a essere considerate tali se non condivise con gli altri. La nostra felicità è ormai dipendente dalla felicità percepita dagli altri. Ci sentiamo obbligati a dover dimostrare agli altri che anche noi festeggiamo e siamo tutti allegri. Costringendo anche a volte la propria tavolata di familiari a passare minuti e minuti a scattare foto per poter poi scegliere quella che mostra un maggior numero di sorrisi. Ma il Natale, così come ogni altro momento dell’anno, dovrebbe essere un momento privato da condividere solo con la propria famiglia e gli amici più stretti. La felicità va vissuta e non mostrata».
«In alcuni casi, il voler mostrare troppi sorrisi sui social è sinonimo proprio di uno stato d’animo contrario. Cioè più noi ci sentiamo tristi e più cerchiamo di dare un’immagine di felicità agli altri. Ricordiamoci, inoltre, che se la nostra principale preoccupazione resterà quella di “mostrare” agli altri ciò che stiamo facendo, non riusciremo mai a goderci appieno quel momento. Saranno solo gli utenti a viversi il mio momento e non c’è atteggiamento più errato. Torniamo a dare importanza alla nostra vita reale, spegniamo i telefonini e godiamoci il calore familiare. Quest’anno a Babbo Natale chiedete un detox tecnologico. Impegnatevi a spegnere i vostri smartphone e a condividere solo calore e intimità familiare», conclude Lavenia.
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